Ridiamo a Moncalieri più trasparenza in consiglio comunale

Un consiglio comunale finito alla veloce: nessuna discussione vera, nessun confronto, addirittura nessun assessore che abbia illustrato le delibere per comprendere ciò che si stava votando. Solo una maggioranza desiderosa di pigiare il bottone velocemente per far vedere
quanto sia granitica, dal vivo e nelle foto scattate in aula.
In breve questa è la cronistoria dell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Moncalieri, dove il Presidente del Consiglio Comunale, organo di garanzia di tutti i consiglieri, era presente da quanto risulta per chi abbia la pazienza di andare a rivedere la registrazione, che suscita una prima considerazione: alla luce di tanta fretta e, parrebbe, tanto fastidio per l’assemblea dei rappresentanti dei cittadini moncalieresi, non volendo discutere nulla e desiderando imbalsamare ogni proposta, perché non fare i consigli comunali in videoconferenza? Dovendo solo schiacciare un bottone lo si farebbe velocemente con meno dispendio di tempo ed energie e quanto si volesse dire lo si ridurrebbe a conferenze stampa, stampati autoincensatori, comunicati stampa o post sui social (come in molti casi già si fa) naturalmente con foto annessa del dito che svolge il suo compito. 
Ma siamo sicuri che questo sia quello che viene richiesto dai cittadini ad un consiglio comunale, cioè la sola obbedienza agli ordini di scuderia? In questo modo dove va a finire la trasparenza dell’azione amministrativa visto che anche le commissioni consiliari vengono liquidate velocemente?

Facciamo due conti: nel 2015 votano poco più del 50% dei moncalieresi, il Sindaco vince con un po’ più del 50% di quei votanti, quindi governa con un sostegno reale del 25% abbondante di concittadini. Non sarebbe un segnale importante, nel rispetto dei ruoli di maggioranza e minoranza, rendere il consiglio comunale un vero luogo di azione e confronto civico capace di maggiore coinvolgimento anche per far arrivare tale segnale a tutti i moncalieresi e non solo ad un quarto di essi?

A questo punto se la maggioranza è davvero granitica scongeli il consiglio comunale, torni a dare la giusta centralità ai rappresentanti dei moncalieresi, non si chiuda dentro un fortino a schiacciar bottoni: se a Roma il pd contesta il modo in cui viene trattato il Parlamento, dove i parlamentari non possono incidere e discutere, allora non facciamo la stessa cosa a Moncalieri col parlamentino locale! Se la maggioranza è granitica e si fonda su rapporti di fiducia lo dimostri ridando ai consiglieri comunali la possibilità di intervenire in aula ricambiando il Regolamento consigliare e ristabilendo la possibilità di presentare emendamenti in aula e non quarantotto ore prima delle sedute rischiando di dare al povero Presidente del Consiglio il fardello di fare da filtro rischiando di assumere la funzione, poco adatta alle democrazie, di censore. E’ una sfida per la maggioranza? Sì, è la sfida per far ripartire il confronto e la discussione democratica nella nostra città senza paure anche per dare un segnale positivo a quel 75% di moncalieresi che o non ha votato l’attuale amministrazione o non è proprio andato a votare. Dimostriamo che il voto non è reso inutile da meccanismi burocratici inseriti per ridurre tutto ad un “votificio”.
I “votifici” sono opachi, i dibattiti, anche lunghi e complessi, le proposte pubbliche in aula,  sono segni di trasparenza che credo vogliamo tutti. La maggioranza è disponibile a sostenere tutto ciò? Vogliamo far partire una raccolta firme per la trasparenza e la democrazia a Moncalieri per cambiare il Regolamento e incoraggiare tutti i consiglieri comunali al di là delle appartenenze politiche?
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