Mozione Rifiuti Zero

Eccoci, finalmente con il consiglio comunale di Novembre, a Moncalieri siamo riusciti a presentare la Mozione “Rifiuti Zero” che impegna il nostro comune ad adottare e impegnarsi nella divulgazione e mettere in funzione tutte quelle pratiche che porteranno la percentuale di raccolta differenziata ad una percentuale prossima a Rifiuti Zero.

La mozione con orgoglio è stata fortemente voluta dal sottoscritto, frutto di una precedente mozione presentata in consiglio alcuni mesi fa e poi bocciata dalla maggioranza, mi ha portato a condividerla con la consigliera M5S , Longhin, che condivideva fin da subito la proposta, e con il consigliere di maggioranza , Biagio Ricco Galluzzo, che ringrazio per la partecipazione offerta, il compromesso a cedere la mozione come atto di consiglio e non di una forza politica di minoranza, ha comunque portato al risultato voluto.

Ora attendiamo il prossimo step che spetta alla giunta comunale, preparare una delibera Rifiuti Zero da portare in consiglio per la sua adozione.

Tutto ciò dimostra la mia apertura al volere collaborare per un unico fine, il bene della nostra comunità, per i cittadini moncalieresi.

Ecco la mozione votata in consiglio.

Consigliere Enrico Cerrato

Al sig. Pres. del Consiglio Comunale di Moncalieri
E, p.c., al signor Sindaco di Moncalieri
Moncalieri, 19 novembre 2019
MOZIONE
(Ai sensi dell’art. 52 del Regolamento del Consiglio Comunale)
Oggetto: Adesione strategia internazionale “Rifiuti Zero”
I sottoscritti Consiglieri Comunali
VISTO

  • il D. Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di
    gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 179
    che dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via
    prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della
    produzione e della nocività dei rifiuti;
  • il D. Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di
    gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 180
    che, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e riduzione della
    produzione di rifiuti dispone che le iniziative di cui all’art. 179 riguardino in
    particolare:
    a) la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di
    certificazione ambientale, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di
    informazione e sensibilizzazione dei consumatori, l’uso di sistemi di
    qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della
    corretta valutazione dell’impatto di uno specifico prodotto sull’ambiente
    durante l’intero ciclo di vita del prodotto;
    b) la previsione di clausole di gare d’appalto che valorizzino le capacità e le
    competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti;
    c) la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d’intesa
    anche sperimentali finalizzati, con effetti migliorativi, alla prevenzione ed

alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti;CONSIDERATO

che l’Unione europea, al fine di dissociare la crescita dalla produzione di
rifiuti, ha proposto agli stati membri un quadro giuridico volto a controllare
tutto il ciclo dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, ponendo l’accento
sul recupero e il riciclaggio e per quanto attiene la gestione delle risorse ha
fissato come obiettivo strategico una gestione efficiente nell’impiego delle
risorse, anche attraverso il recupero di materiali dai rifiuti da utilizzare
come materie prime secondarie;

RICHIAMATA

in particolare la direttiva europea 2008/98/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 19 novembre 2008 con la quale si stabilisce una serie di
principi per il trattamento dei rifiuti all’interno della Comunità mirante a
proteggere l’ambiente e la salute umana e si indicano agli Stati membri le
misure che essi devono adottare per il trattamento dei loro rifiuti
conformemente alla seguente gerarchia, da applicarsi per ordine di priorità:
a) prevenzione;
b) preparazione per il riutilizzo;
c) riciclaggio;
d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;

e) smaltimento;

la Risoluzione del Parlamento europeo del 24 maggio 2012 su una Europa
efficiente nell’impiego delle risorse che esorta la Commissione e gli Stati
membri a eliminare gli ostacoli a un mercato del riciclo e del riutilizzo
funzionante e sottolinea l’urgente necessità di attuare pienamente l’intera
legislazione esistente in materia di rifiuti, potenziandone l’applicazione e il
controllo;

VISTO

l’art. 198 del Decreto Legislativo 152/2006 che attribuisce ai Comuni la
gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti urbani assimilati con particolare

riferimento alle modalità del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento;ATTESA

la necessità di salvaguardare gli interessi pubblici connessi all’ambiente
attraverso una riduzione delle quantità di rifiuti indifferenziati destinati allo
smaltimento in discarica e, per converso, un incremento della raccolta
differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati ai fini del rispetto degli obiettivi
fissati dall’art. 205 del succitato D.Lgs. n.152/06;
CONSIDERATO

  • che, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi minimi di raccolta
    differenziata, è prevista l’applicazione di un’addizionale del venti per cento
    al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica ai sensi del comma 3 dello
    stesso art. 205, con conseguente aggravamento dei costi a carico degli
    utenti del servizio;
  • pertanto la necessità di massimizzare i recuperi di materiali e di
    minimizzare gli smaltimenti puntando su sistemi di raccolta porta a porta e
    su di una filiera impiantistica tesa a valorizzare le frazioni merceologiche
    intercettate;
  • le attuali alte rese percentuali di raccolta differenziata raggiunte in molti
    comuni d’Italia dove è in corso di svolgimento il sistema di raccolta dei
    rifiuti urbani ed assimilati in modalità porta a porta;

PRESO ATTO

che a livello internazionale molte città hanno assunto il percorso verso
Rifiuti Zero alla data del 2020 attraverso la definizione di atti deliberativi e
di concreti strumenti operativi volti a scoraggiare l’incremento dei rifiuti e lo
smaltimento in discarica e volti a favorire, oltre ad iniziative di
generalizzata estensione della raccolta differenziata, anche la responsabilità
estesa dei produttori con la quale coinvolgere fattivamente il mondo
produttivo nell’assunzione di produzioni sempre più pulite ed in grado di

incorporare i costi ambientali delle merci prodotte;CONSIDERATI

i seguenti punti che prendono spunto dalle linee guida della strategia Rifiuti
Zero di Zero Waste Italy:

  1. Separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La
    gestione dei rifiuti non è solo un problema tecnologico, ma
    organizzativo, dove il valore aggiunto oltre alla tecnologia, è il
    coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio
    chiave per attuare la sostenibilità ambientale.
  2. Raccolta differenziata porta a porta: monitorare e valorizzare una
    raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema
    efficace di raccolta differenziata in grado di raggiungere in poco
    tempo e su larga scala quote percentuali importanti.
  3. Compostaggio: continuare a promuovere e incentivare
    realizzazione di impianti di compostaggio dei cittadini/utenti
    la
  4. Riciclo: verifica, presso l’ente gestore del recupero e smaltimento
    dei rifiuti, di presenza di strumenti utili per il riciclaggio e il recupero
    dei materiali, anche finalizzati al reinserimento nella filiera produttiva
  5. Iniziative di riduzione dei rifiuti : continuare la campagna “scuola
    plastic free” e la diffusione del consumo di acqua pubblica con il
    posizionamento di punti di erogazione al cittadino; promuovere la
    diffusione del compostaggio domestico, l’utilizzo dell’acqua del
    rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), promuovere le
    politiche di “riduzione” dei rifiuti tra le imprese economiche e le
    categorie anche al fine di individuare la commercializzazione di
    prodotti e sistemi eco-sostenibili
  6. Riuso e riparazione: promozione di politiche per il riuso e
    riparazione di beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, elettrodomestici.
  7. Incentivi economici: valutazione e simulazione di sistemi di
    tariffazione “puntuale”, che facciano pagare le utenze sulla base della
    produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere, per capire
    in
    quale
    misura
    questo
    meccanismo
    possa
    premiare
    il
    comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti più
    consapevoli.8. Recupero dei rifiuti: promozione di politiche per il recupero dei
    rifiuti
  8. Azzeramento rifiuti: promuovere comportamenti e azioni utili alla
    strategia Rifiuti Zero, che si situa oltre il riciclaggio. In questo modo
    Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a
    sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità.

CONSIDERATO INOLTRE

che un’attenta politica di gestione dei rifiuti che punti alla loro prevenzione,
al riuso, al massimo recupero di beni e materiali si pone in linea anche con
gli obiettivi di generalizzare la diminuzione dei “gas serra” resa sempre
necessaria e stringente da “accordi internazionali” che puntano ed
obbligano i governi a “tagliare” le emissioni di C02 legate anche alla
produzione dei beni di consumo a partire dagli imballaggi;
il Consiglio Comunale
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta a:
● intraprendere azioni verso il percorso dei “Rifiuti Zero”, anche con
l’obiettivo di aumentare la percentuale della raccolta differenziata a
Moncalieri, oggi al 63,36 per cento;
● istituire appena possibile e comunque a seguito di approfondimento e
simulazione, un sistema tariffario che tenga in conto almeno in parte, nei
vincoli previsti dalla normativa di settore, dell’ effettiva quantità di rifiuti
prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche;
● collaborare alla definizione progettuale e di supportare a qualsiasi livello
lo sviluppo d’ iniziative pubbliche o private che prevedano la
realizzazione sul proprio territorio di:
a) impianti di compostaggio e di valorizzazione della frazione organica
recuperata e trasformata in compost;b) di “ecopunti” finalizzati alla incentivazione dell’auto-conferimento
ed in generale alla sensibilizzazione alla riduzione, al riuso e al
riciclo;
c) impianti di selezione delle varie frazioni da avviare a riciclo;
d) impianti di trattamento a freddo dei rifiuti residui che prevedano
innanzi tutto un ulteriore recupero di materia, l’eventuale
sfruttamento senza combustione dell’energia ricavabile nei rifiuti
(per es. digestione anaerobica), e l’eventuale produzione di
materia prima seconda (per es. sabbie sintetiche), e comunque
prevedano sempre lo studio e la minimizzazione del rifiuto residuo
da smaltire in discariche temporanee;
● avviare, attraverso la presente adesione alla strategia internazionale
Rifiuti Zero, un percorso che conduca alla riduzione dell’impronta
ecologica della macchina comunale (efficienza energetica, acquisti verdi,
mense biologiche, ecc.), alla mobilità sostenibile (car-sharing, pedibus,
ecc.), ed in generale alla incentivazione di nuovi stili di vita
(autoproduzione, filiera corta, turismo ed ospitalità sostenibili,
commercio equo e solidale, ecc.);
● istituire un Osservatorio verso Rifiuti Zero, quale organismo comunale di
monitoraggio che analizzi i dati della raccolta differenziata e metta in atto
strategie per migliorare le percentuali, i cui componenti saranno
designati dal Sindaco con proprio decreto, prevedendo la seguente
composizione: uno o due rappresentanti del comune, un rappresentante
della ditta che espleta il servizio di raccolta rifiuti e uno o più
rappresentanti della società civile, al fine di promuovere la più forte
sinergia possibile tra i soggetti pubblici e privati coinvolti nel progetto. I
membri del suddetto osservatorio dovranno riunirsi almeno due volte
all’anno e non percepiranno alcun compenso né alcun beneficio
economico o di altra natura.

Enrico CERRATO
Rita LONGHIN
Biagio RICCO GALLUZZO

Mozione plastic free

Al consiglio comunale di Moncalieri in data 31 ottobre 2019 è stata approvata la mozione PLASTIC FREE.

Mozione che vede come prima firmataria la collega di minoranza del M5S.

Questa mozione impegna la nostra amministrazione comunale a ridurre sempre più l’uso della plastica e fare informazione sul territorio ,in modo da divulgare buone abitudini che portino sempre più un minor uso di plastica usa e getta.

Ho collaborato con piacere a questa mozione perché questioni ambientali e riduzione di rifiuti come la plastica sono stati sempre un mio punto di partenza. L’ambiente è di tutti è va rispettato.

La mozione è stata presentata anche con la collaborazione della maggioranza, in particolare di un collega di maggioranza che ha voluto partecipare attivamente alla stesura della mozione.

Questionario sulla Moncalieri2030


Questionario anonimo sulla Moncalieri del futuro

 

Abbiamo preparato un questionario da compilare in modo totalmente anonimo, ci servirà per valutare e costruire assieme a tutti voi la moncalieri del 2030.

Compilate il questionario da QUI

#Popolarimoncalieri

 

Attività Politica a Moncalieri

Buongiorno a tutti,

Il mio ingresso nella politica attiva della mia città, Moncalieri, mi vede lavorare in modo autonomo ,aderendo al gruppo misto.

 

Queste le attività svolte con il M5S di MONCALIERI

Con il MoVimento 5 Stelle di Moncalieri ho iniziato a svolgere una attività di “Buona Politica”

al servizio di “NOI” cittadini, perchè fare politica significa essere al servizio dei cittadini e quindi essendo anche io un cittadino Moncalierese e Italiano, fare una buona politica

non fa altro che portare dei benefici a tutti noi ,sottoscritto compreso.

Regolarmente svolgo assieme ad altri attivisti, banchetti informativi, campagne di informazione ecc.

Negli ultimi mesi il gruppo moncalierese è cresciuto notevolmente, ci si ha acquistato una certa consapevolezza sul futuro per questa città.

Sono iniziati i lavori per ampliare e approfondire la stesura del programma elettorale.

Riprendono in modo diretto le attività politiche a Moncalieri .

Dopo aver lasciato il gruppo M5S di Moncalieri, per alcune divergenze ,le attività riprendo nuovamente impegnandomi per le borgate.

Entrando a far parte del comitato di borgata del borgo in cui abito, Borgo San Pieto.

Le elezioni del 2015 ,candidato nel M5S di Moncalieri mi vedo il primo escluso tra i tre seggi maturati dal risultato amministrativo. Ad ottobre 2018 per motivi personali, un consigliere M5S, che ha sempre svolto nel modo migliore

il lavoro da consigliere comunale, si dimette, ed ecco che arriva la chiamata di surroga da parte del comune.

Indeciso fino all’ultimo se accettare o no questo impegno, decido per lasciare il comitato ,dove svolgevo compiti ristretti al mio borgo che rappresentavo, per passare alla carica da consigliere comunale.

E quindi dal 30 ottobre sono diventato consigliere comunale di Moncalieri, entrando nel gruppo misto.